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I FESTEGGIAMENTI PER I NOSTRI PRIMI 70 ANNI

31.01.2018 / NEWS VISMARAVETRO
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L’anno scorso abbiamo annunciato i nostri primi settant’anni e insieme ad essi il lavoro di tre generazioni che ha fatto di Vismaravetro l’azienda di riferimento nel segmento dei box doccia in cristallo temperato. 

 

Abbiamo iniziato i festeggiamenti coinvolgendo i giornalisti del settore che ci seguono, ci conoscono e ci apprezzano da anni. 

 

Abbiamo quindi sviluppato qualcosa di controintuitivo per un’impresa: qualcosa che non è un prodotto. Coinvolgendo Matteo Ragni, designer milanese, ci “siamo divertiti” a fare sperimentazione sui decori per le cabine doccia. Ne è nata una ricerca spontanea intorno a un pattern che ricorda i decori più classici dell’italianità. 

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I festeggiamenti sono poi continuati con una serie di incontri dedicati a professionisti, studenti e operatori di vari settori: arredamento, arredobagno, architettura e design. Il focus di questi eventi è stato dedicato all’innovazione nell’ambiente casa e nel bagno con una particolare attenzione all’evoluzione dei materiali e degli stili nei prossimi anni. 

La prima di queste serate si è tenuta a Giugno e ha visto come ospite l’Arch. Alfonso Femìa. 

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La seconda, svoltasi a Ottobre, ha avuto come ospiti l’arch. Davide Crippa, ricercatore e professionista con competenze interdisciplinari; l’arch. Matteo Ragni, designer e art director e il Prof. Arch. Francesco Scullica, docente del Politecnico di Milano. 

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A fine estate abbiamo organizzato una festa dedicata alle persone che lavorano in Vismaravetro e alle loro famiglie

La festa per i (primi) 70 anni di Vismaravetro è stata come una festa in famiglia, la nostra. 

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Infine abbiamo voluto ringraziare la nostra clientela più affezionata per aver contribuito a renderci una delle imprese leader nel mercato dell’arredobagno in Italia e nel mondo. 

Perché è anche grazie a loro se siamo arrivati dove siamo ora! 

 

Cosa faremo adesso? 

Vogliamo guardare avanti! Guardare ai prossimi settanta anni, perché il passato è il miglior presupposto per progettare ciò che ancora non c’è. 

Perché inventare il futuro, oltreché indispensabile, è anche molto più divertente che rivivere all’infinito lo stesso presente.

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